Per Non DimentiCarlo – Ecco i rapper che hanno denunciato lo scempio del G8 di Genova

Da Fabri Fibra a Ensi, ecco i rapper che hanno ricordato Carlo e denunciato i fatti del G8 2001.

 

 

 

 

 

 

Oggi, 20 luglio, è un anniversario importante. Nella stessa data, aveva infatti luogo la più drammatica delle giornate di protesta in occasione del G8 di Genova. Se per tutto il periodo in cui si svolse il meeting dei potenti della terra Genova fu militarizzata, in quel giorno lo stato di tensione incrementò drasticamente. A caratterizzare la giornata non furono solo le numerose e violente cariche contro i manifestanti, ma anche un proiettile, sparato da un agente, che colpì mortalmente un manifestante.

 

 

 

 

 

Si trattava di Carlo Giuliani, un ragazzo da sempre impegnato socialmente che, come tanti, quel giorno sognava un mondo migliore. Si ritrovò però a fronteggiare un folle clima di repressione. Un clima tale da portare Amnesty a sostenere che in quei giorni vi fu “la più grave sospensione della democrazia in Europa dopo la seconda guerra mondiale”. In quel contesto Carlo morì. Perse la vita in una dinamica colma di assurdità riguardo alle quali lo Stato italiano deve ancora darci spiegazioni.
Sono tanti gli artisti che hanno voluto dedicare almeno un brano a Carlo Giuliani e alla vicenda in generale. Di esempi in questo senso se ne hanno molti all’interno della scena hip hop.

Fabri Fibra

“Ma sai cosa è la sfiga?
Chi manifesta al G8 e poi finisce a terra con un colpo in testa
E sai cosa è uno sbirro?
Chi viene assolto in piazza con la divisa anche se poi gli parte un colpo”

Con queste barre, Fabri Fibra faceva riferimento all’assoluzione di Mario Placanica, il poliziotto che sparò al manifestante. L’agente era in effetti stato prosciolto dall’accusa nel 2003 per legittima difesa. Non si tratta dell’unico brano in cui il rapper marchigiano ha parlo dell’episodio. Carlo Giuliani fu infatti successivamente menzionato in “Rap in guerra”.

Inoki

Con questo brano Inoki, aggredendo quel nazionalismo reazionario che caratterizza parte dell’opinione pubblica, associò alcuni paradossi del nostro paese ai colori della bandiera. Il rosso fu associato al sangue di Carlo Giuliani e poi a quello di Giorgiana Masi, manifestante morta nel ’77 in circostanze mai chiarite. Giuliani fu inoltre nominato in un’altra canzone di Inoki, Non mi avrete mai.

Lucci Brokenspeakers

“Dimmi dove è andato Carlo
Schifato da sto mondo
Aveva voglia di cambiarlo
Durante quell’estate mentre molti erano in viaggio
È rimasto in prima linea
Un misto di incoscienza e di coraggio”

Riprendendo l’antologia di Spoon River e un celebre pezzo di De André, Lucci ha dedicato un brano a vari personaggi che hanno segnato le lotte sociali di questo paese. Tra questi, come visibile dalle sopraccitate barre, viene menzionato anche Carlo Giuliani.

Kento

In questa canzone, il noto rapper calabrese Kento, parlando della verità, dice “l’ho vista piangere Carlo Giuliani”. Il riferimento è esplicito e tagliente, come non ci si può non aspettare da un mc militante come Kento.

Ensi

“mi vergogno dell’Italia degli sbirri infami
per Federico Aldrovandi,Stefano Cucchi,Carlo Giuliani
per Giuseppe Uva in  una lista piene di ingiustizie
per chi abusa del potere e insabbia le notizie”

Scrivendo una lettera-non lettera al capo dello Stato, Ensi cita le ragioni per cui inorgoglirsi e quelle per cui vergognarsi di essere italiani. Tra le seconde, vi sono evidentemente gli abusi di potere. Il nome di Carlo Giuliani figura al fianco di altri nomi di morti per mano di agenti in divisa o comunque riguardo alle quali lo Stato deve ancora fornire spiegazioni accettabili.

Cor Veleno

“Sì, e voglio fare una festa
Per scordarmi quella piazza, quel ragazzo e quell’arma che gli ho puntato in testa;
E’ un mestiere qualunque, figlio del destino
Dove botte di paura ti trasformano in un assassino”

In questo brano dei Cor Veleno si evincono chiari riferimenti all’episodio in cui rimase vittima Carlo. Il brano è uno storytelling: un ragazzo decide di intraprendere un percorso professionale nelle forze dell’ordine per garantire il sostentamento della propria famiglia, finendo gradualmente per rendersi conto di come sia un mestiere “dove botte di paura ti trasformano in un assassino”. Il riferimento ai fatti di Piazza Alimonda del 2001 appare evidente nella sopraccitata strofa.

Assalti Frontali


“cosa sparava in faccia quel carabiniere, io porto con me il nome di Carlo Giuliani
noi facciamo la storia, mentre quelli fanno i piani
come a genova quel giorno, niente rumori di f
ondo
e noi all’assedio ai padroni del mondo”

Non poteva mancare nella lista il nome degli Assalti Frontali, che hanno scritto la storia del rap militante e dell’hip hop in generale. Anche in questo caso figurano nome e cognome di Carlo Giuliani, nonché riferimenti all’assedio ai padroni del mondo (i rappresentanti del G8, ndr).

99 Posse

“Carlo è vivo nel mio cuore, ma l’hanno ucciso”
“Carlo è stato vittima di rappresaglia”

Diventa impossibile, in un articolo del genere, non nominare i 99 Posse. O’ Zulù decise ovviamente di esprimersi riguardo ai fatti del G8, definendo Carlo Giuliani come vittima di una vera e propria rappresaglia.

Willie Peyote

“Ti chiedi il perché di quest’astio contro la polizia
il minuto di silenzio ti causa amnesia
cosa vi viene in mente se vi dico Scuola Diaz?”

In questo caso, Willie Peyote, non si è riferito esplicitamente a Carlo Giuliani ma ad un altro episodio che caratterizzò quella grande “sospensione della democrazia”. L’episodio citato è quello della mattanza della Diaz, dove gli occupanti della scuola genovese furono brutalmente pestati dagli agenti in divisa. L’artista torinese, del resto, ribadì anche anni fa in un’intervista a rivierahiphop come l’episodio della Diaz lo avesse segnato e portato ad acquisire sempre più sdegno e diffidenza verso le forze del’ordine.

 

Precedente Pagliare, domani un freestyle contest con 100 euro in palio - Kenzie e Morbo tra gli ospiti Successivo Colle Der Fomento stasera nelle Marche, live a San Benedetto

Un commento su “Per Non DimentiCarlo – Ecco i rapper che hanno denunciato lo scempio del G8 di Genova

  1. Anonimo il said:

    Era stato fatto un intero album prodotto appositamente per denunciare i fatti del G8 è venduto dai CS per pagare gli avvocati dei manifestanti sotto giudizio. Roma Town degli Apostoli di Strada.

I commenti sono chiusi.